La mascotte che piange mentre si spegne il Braciere resterà negli annali e a tratti autoironica, ha fatto il giro del mondo la coreografia irriverente verso la gaffe dei cinque cerchi - e forse verso la censura stessa della gaffe - avvenuta nella Cerimonia d'apertura.
Dall'altro il trionfo delle Olimpiadi perfette di Putin, la sua celebrazione e la celebrazione di tutta la Russia proprio mentre, a pochi chilometri di distanza la fuga di Yanukovich, dittatore ucraino che non è reato affermare essere sostenuto da Mosca, ne segnava una sconfitta politica clamorosa.
Senza contare lo stridio evidente fra i fasti di Sochi, i colori, i sorrisi dei volontari, la voglia di pensare allo sport, e il sangue della piazza di Kiev. Ma tant'è: così è stato.
Si chiude il sipario sulla spedizione italiana, che ha fatto meglio di Vancouver (peggio era oggettivamente impossibile) e che punta a Seul, secondo quanto riferito dal presidente del Coni Malagò a Sky, almeno a 10/13 medaglie. Vedremo. Intanto, anche questi giochi hanno due eroine azzurre: detto di Carolina Kostner, che ha coronato il suo sogno di podio olimpico in quella che forse sarà l'ultima sua partecipazione, menzione speciale va ad Arianna Fontana, la portabandiera della cerimonia conclusiva e l'atleta azzurra più medagliata.
Valtellinese di Sondrio, 24enne, diresti che di anni ne ha 35, perchè è sulle pagine dei giornali (sulle quali in verità finisce solo ogni 4 anni) da due edizioni olimpiche, avendo esordito ancora poco più che bambina a Torino 2006, quando portò a casa un bronzo in staffetta, bissato a Vancouver quattro anni dopo.
E ora, in quelli che sono i giochi della maturità, se non proprio gli ultimi (ebbene si, c'è questa possibilità, alla faccia dell'eterno Zoeggeler), Arianna ha finalmente fatto quello che sa fare, e che vuole fare: vincere. Un argento nei 500 metri, bronzo nei 1500 e nei 3000 a staffetta. E curiosamente, due di queste medaglie sono venute dopo una sua caduta e la squalifica di chi la ha preceduta (e ovviamente fatta cadere).
Adesso la aspetta forse un matrimonio, che tinge di rosa il bianco del ghiaccio olimpico: il suo fidanzato è finfatti Anthony Lobello, americano conosciuto proprio sulle piste a Torino 2006 e ora, per amore, naturalizzato italiano. A giudicare dalla tempra della ragazza, e dalla sua esultanza sul podio russo, c'è da giurare che sarà un matrimonio rock'n'roll.