Ad un certo punto entra un ragazzo sulla ventina, trafelato, ma con il suo-bel- perché. “Scusi, posso lasciare questi flyer sul bancone?”. Detto fatto, piglia la porta e se ne va. Incuriosita, mi alzo, ne prendo uno e leggo: “Marito a domicilio: servizi a domicilio”.
Hai dei lavori in casa che vorresti fare, ma tuo marito non ha tempo e voglia di farli? Ecco alcuni esempi di lavori che il marito a domicilio più svolgere: sistemare mobile cucina, sistemare giardino, cambiare lampadario, imbiancare il bagno, ecc., ecc. Chiama il marito a domicilio, e accorrerà subito in tuo aiuto.
Allora ho pensato: non sarebbe straordinario avere SOLO un marito a domicilio? Così si eviterebbero scene del tipo: 1. il vostro lui è appena entrato in casa, è già se ne esce con la stessa domanda che ha iniziato a farvi dal giorno dopo in cui vi siete sposati: “Cosa c’è per cena? (con la variante del giorno) Stasera avrei proprio voglia del cinghiale in civé con bacche di ginepro, me l’hai cucinato? E hai preso il Barbera?” Risposta: “Ma ti pare che siamo al Grand Hotel Excelsior, qui?” 2. a seguire: l’isteria da mutanda che irrompe nei molli pomeriggio del fine settimana. “Non ho più mutandeeeeeeeee! Dove sono finite?” Risposta: “Ecchennnneso, magari è entrato Superman, e visto che gliene servivano un po’, te le ha rubate tutte.” 3. e guai a perdersi l’evergreen per eccellenza: cambiano le generazioni ma non il primo posto della top ten: la tazza del water sempre alzata. Glielo puoi dire 100.000 volte, ma rien à faire, non ce la fa proprio. Lo puoi accompagnare per mano a tirarla giù, ma la volta dopo non sarà in grado di farlo da sé.
E poi, vuoi mettere: magari ti arriva intorno ai 40-45, si flippa il cervello come tanti suoi coetanei, e se ne va con una squinzietta di vent’ anni in meno di lui, senza né arte e né parte. E tu rimani lì, “bell’è che panata”.
Quindi, a conti fatti, molto meglio un marito a domicilio, a cui aggiungerei qualche mansione, pagando il giusto, ci mancherebbe: stirare la montagna di roba che giace da mesi nello sgabuzzino, perché io non possiedo il ferro da stiro… (Perché, dovrei?); cucinare piatti leggeri, veloci e colorati e preparare ottimi cocktail per le serate con le amiche.
Sapete che vi dico? Adesso lo chiamo subito.
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