Il grande onore di stringere la mano a Giuseppe Abbagnale, nuovo presidente della Federazione Italiana Canottaggio, solo se si avesse raggiunto il podio, ha messo il turbo alle barche della Canottieri Armida.
L’Armida sorride sin dalla giornata di sabato, in cui spiccano le vittorie dei giovani atleti singolisti Francesco Perona, categoria ragazzi (14-16 anni) e Alberto di Seyssel , categoria juniores (17-19 anni) . L’atleta junior Olga Jorio Fili, in singolo, si guadagna il terzo posto, come Eugenio La Rosa e Marcos Trojan nella specialità due senza maschile ragazzi. Arriva l’argento con il doppio ragazze di Micol Fabbrucci e Francesca Mino della società Caprera di Torino.
In gran finale, ci sono gli ori delle giovanissime cadette Carola Fornara, Letizia Tontodonati, del sabato in doppio, e della domenica in quattro di coppia assieme a Marta Vallerani e a Diletta Diverio del Cus Torino, che hanno dimostrato di continuare a dominare la stagione nella specialità.
La giornata della domenica ha consacrato l’Armida a società internazionale e molto innovativa: vince prima con l’otto senior misto con Stefano Provera, Filippo Bregolin, Luca Motta dell’Armida, Giorgio Tuccinardi e Pinca Matteo della Forestale, assieme a 2 atleti francesi Moutarde Augustin e Joneville Edouard da Grenoble, Guido Gravina del Cerea , Stefano Oppo della Canottieri Firenze. E poi vince con un gran tempo l'otto junior misto federale in cui spicca l’atleta Alberto di Seyssel, laureto campione del mondo questa estate nella categoria juniores.
Il settore adaptive si dimostra all’avanguardia e mette in acqua 2 equipaggi da 8 atleti con un timoniere.
Il primo 8 è stato la grande novità della giornata. Per la prima volta 7 atleti tesserati Armida con disabilità mentale hanno remato su una delle barche più difficile da comporre. Partiti alle porte del Sangone, Manuel Vaccaro, Matteo Bongiovanni, Alessandro Rossi, Giovanni Martelli, Andrea Appendino, Lorenzo Sforza, Davide Dallevedove hanno percorso i 6 km della gara con un buon assieme e hanno concluso gli ultimi 250 metri ad un ritmo crescente ed incalzante, dimostrandosi degli atleti di grande esperienza e determinazione. L’ottavo membro dell’equipaggio è stato un socio dallo spirito battagliero, Davide Biasiol, il quale è stato il portavoce della integrazione che esiste in società. Dulcis in fundo al timone Cristina Ansaldi, la responsabile del settore adaptive, che ha saputo tener viva l’attenzione dei suoi atleti nonostante il freddo e l’angusta postazione del timoniere.