La Galleria Sabauda e i suoi capolavori traslocano nella Manica Nuova di Palazzo Reale, a Torino. Lo fanno in occasione dell'inaugurazione della mostra "Torino, Europa. Le grandi opere d'arte della Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale", che rappresenta la seconda sezione dell'evento "I quadri del Re", e che completa l'evento in programma alla Reggia di Venaria.
Il trasferimento si completerà entro il 2014 e la Galleria Sabauda, spiega il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte Mario Turetta «diventa così parte integrante del Polo Reale di Torino, che costituirà un grande e importante complesso museale nel centro storico della città, costituito dalla Galleria Sabauda, da Palazzo Reale, da Palazzo Chiablese, dalla Biblioteca Reale, dall'Armeria Reale, dal Museo di Antichità e dai Giardini Reali».
A 180 anni esatti dalla sua fondazione - il Museo venne istituito da Carlo Alberto nel 1832 con sede a Palazzo Madama - la Galleria Sabauda ritorna nella sua storica sede dell'Accademia delle Scienze, dove si trovava dal 1865. Particolarmente soddisfatta è la direttrice della Galleria, Anna Maria Bava: «Allora - spiega - il trasferimento fu dettato da ragioni conservative, mentre oggi serve per adeguare la Sabauda al nuovo ruolo di Torino, una città che si propone sullo scacchiere internazionale come crocevia d'arte e di cultura».
Le opere in mostra, sottolinea la soprintendente regionale e curatrice scientifica della mostra Edith Gabrielli, «Sono state selezionate all'interno degli oltre 1.200 opere che compongono il patrimonio della Sabauda e sono state sottoposte a un'accurata revisione conservativa».
Tra queste i capolavori per cui la Sabauda è nota in tutto il mondo: Le Stimmate di San Francesco di Jan Van Eyck, Annunciazione di Orazio Gentileschi e il ritratto equestre di Tommaso Francesco di Savoia-Carignano, dipinto di Anton Van Dyck.